E  L  A  P  H  E  

 

P  E  R  S  I  C  A 

 

 

 

La sua attrattiva colorazione e la sua relativa facile manipolazione, convertono l'Elaphe persica ad una interessante mascotte per il terrario.

Inoltre si tratta di una specie di piccole dimensioni , per la quale non si necessita di disporre di terrari particolarmente grandi per mantenerla.  

 

Nel corso degli anni l'Elaphe persica venne considerata come una sottospecie dell'Elaphe longissima; solo Nilson & Andren, nel 1984, riconobbero che si trattava di una specie propria e gli stessi autori notarono  che il grado di parentela dell'E.persica con l'E.hohenackeri era maggiore rispetto a quello con l'E.longissima.

 

Colubride scalatore di piccola taglia, che raramente supera i 120 cm. di lunghezza. In questo serpente normalmente si differenziano due tipi di colorazione: una varietà melanistica, nera, e una varietà grigia.  Alcuni esemplari , nonostante, mostrano spesso caratteri di colori intermedi. Raramente compaiono esemplari di colorazione marrone rossiccia.

 

La zona di distribuzione di questa specie si estende al largo delle cordigliere costiere sul Mar del Caspio, nello stato dello Azerbaijan e in Iran.

 

 

Mantenimento nel terrario

 

Date le sue ridotte dimensioni, il terrario potrà essere relativamente piccolo o comunque potranno alloggiarvi più esemplari in uno di dimensioni medio grandi ( 150 cm. lunghezza , 70 x 70 ). 

 

Il terrario verrà illuminato e riscaldato tramite una apposita lampada riscaldante che, secondo la stagione, funzionerà dalle 8 alle 12 ore al giorno. La temperatura diurna dovrà mantenersi tra i 20°/28°C, solo durante giornate molto calde potrà raggiungere un massimo di 30°C. In relazione alla temperatura diurna ed esterna, quella notturna dovrà aggirarsi tra i 15/18°C.

 

Il substrato del terrario consiste in torba o scaglie di corteccia che si potranno mantenere umidi per parecchio tempo; ulteriori accorgimenti riguarderanno l'inserimento di un contenitore d'acqua per dar modo agli esemplari di bere e di bagnarsi specialmente nel periodo di muta, diversi rami e tronchetti per attorcigliarsi  e alcuni rifugi di sughero o cocci di vasi per ripararsi.

 

L'alimentazione consiste esclusivamente in piccoli ratti o topi da somministrare una volta ogni 8 /10 giorni nelle dosi di due/tre a esemplare.

 

Durante alcuni particolari mesi invernali (tra novembre e febbraio), gli esemplari potrebbero seguire una sorta di ibernazione per essere poi pronti alla riproduzione. La durata di tale periodo dipende tanto dalla temperatura esterna, ma comunque dovrebbe durare circa 2 mesi.

Durante questo tempo si dovranno abbassare illuminazione, riscaldamento, e mantenere tutta la stanza dove è alloggiato il terrario in semioscurità. La temperatura, che dipenderà dalla esterna, dovrà comunque oscillare tra i 12° e i16°C. Gli animali non dovranno alimentarsi.

 

 

Terminato questo periodo, bisognerà riprendere gradualmente tutte le "attività" all'interno del terrario nell'arco di un mese e la prima alimentazione dovrà avvenire circa due settimane dopo.

 

 

Riproduzione in terrario

 

 

La maggior parte degli accoppiamenti avverrà un mese circa dopo il periodo di ibernazione, raramente può  accadere molti mesi dopo.

 

Durante l'accoppiamento il maschio si unisce alla femmina mediante morsi, anche se difficilmente si possono notare morsicature sulla nuca. La copulazione può durare parecchie ore;il periodo intero della riproduzione 1 o 2 settimane.

 

Il periodo di gravidanza è di circa 40/50 giorni; la covata si tiene entro 5/14 giorni dopo la muta di pelle della femmina. Già due settimane prima della covata le femmine si mostrano estremamente attive e spesso si accingono a preparare il luogo adatto per la deposizione, scavando il substrato.

 

Le uova deposte sono circa 5/8, di dimensioni medie di 35mm. che andranno poi incubate in un apposito contenitore con substrato di vermiculite ad una temperatura tra i 25/27°C.

 

I piccoli nasceranno dopo 48/55 giorni; una vota rotto l'uovo, l'uscita del piccolo avviene entro 8/24 ore.

La lunghezza media dei piccoli si aggira sui 20/25 cm; la prima alimentazione avverrà dopo la prima muta. Secondo il ritmo di alimentazione i piccoli possono raggiungere la maturità sessuale entro i due anni raggiungendo una lunghezza di 60 cm.

 

 

 

 

 

 

 

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