ALIMENTAZIONE

 

Gli animali trascorrono la maggior parte della loro vita alla ricerca di alimento per vivere.

La nutrizione è l'unione di processi per i quali gli esseri viventi intercambiano materia e energia con l'ambiente che li circonda.

Gli alimenti sono le sostanze che ingeriscono gli esseri viventi. Gli alimenti sono  formati da molecole, sostanze più semplici organiche e inorganiche (acqua , sale, zuccheri, proteine, lipidi o grassi...) e che possono essere utilizzate dalle cellule, questi sono i nutrienti.

La funzione della nutrizione include diversi processi: la "cattura" dei nutrienti, la trasformazione, la distribuzione a tutte le cellule e l'eliminazione delle sostanze di scarto. Per questo motivo il corpo degli esseri viventi presenta organi e apparati specializzati nella realizzazione di questi compiti: apparato digestivo, respiratorio, circolatorio e escretore.

 

La maggior parte dei pesci sono carnivori; anche se in acqua dolce si incontrano parecchi erbivori e alcuni pesci marini si cibano anche di vegetali. Alcuni diventano carnivori con la crescita, altri si cibano per tutta  la vita solo di piccoli pesci.

L'alimento dei carnivori lo costituiscono principalmente specie di piccola taglia che si trovano in grande numero di individui come le  sardine, aringhe e molti altri.

La maggior parte dei pesci si alimenta solo di invertebrati; da questo punto di vista tre gruppi ricoprono una particolare importanza:

i crostacei che rivestono in mare lo stesso ruolo degli insetti sulla terra e costituiscono le vittime di numerosi pesci

i vermi di mare (policheti) dei quali si alimentano praticamente tutti i pesci bentonici

i molluschi che rivestono un ruolo importante, specialmente i lamellibranchi e gasteropodi facili da rompere.

Altro gruppo importante per i pesci di fondo è quello degli echinodermi, che comprende le stelle di mare, ricci di mare e oloturie, anche se il loro valore nutrizionale è piuttosto ridotto vengono consumati da pesci che abitano zone dove scarseggiano i crostacei, vermi e molluschi.

I pesci di superficie localizzano l'alimento tramite la vista però o bentonici si avvalgono degli organi sensoriali localizzati nei tentacoli boccali. I pesci piatti possiedono , nella regione inferiore della testa, cellule sensoriali speciali che svolgono la medesima funzione.

In funzione del tipo di alimento che possono ingerire, i pesci vengono "classificati" in:

carnivori - erbivori - onnivori - planctofagi - detritofagi

 

Carnivori

si alimentano di individui di grandi dimensioni. La loro bocca è terminale, possiedono stomaco muscoloso e intestino corto

Erbivori

si alimentano di vegetazione acquatica superiore. Presentano un intestino più lungo rispetto ad altri pesci

 

Onnivori

si alimentano di organismi vegetali o animali e presentano un ampio rango di alimentazione

 

 

Planctofagi

si alimentano di plancton. La loro bocca  è terminale. Presentano spine negli archi branchiali per filtrare l'acqua che ingeriscono

 

   

Detritofagi

si alimentano di detriti (materia organica in decomposizione). Si caratterizzano per possedere modificazioni nel tratto digestivo; hanno un  intestino di dimensioni grandi rispetto al corpo

 ingestione alimento
 bocca
 esofago
 stomaco
 intestino
 ano

 

Variazioni dello stomaco in relazione alle abitudini alimentari

Nei carnivori e onnivori che consumano alimento animale, lo stomaco presenta una grande capacità di distensione, nei primi in forma allungata e nei secondi in forma di sacco. Nei detritofagi e planctofagi lo stomaco è piccolo e muscoloso, simile a una saccula. Esistono altre specie come i Ciprinodonti che non hanno stomaco per cui l'alimento passa direttamente dall'esofago all'intestino., la lunghezza dell'intestino e le pieghe nell'epitelio.

La lunghezza dell'intestino varia in relazione alle abitudini alimentari essendo più corto nei pesci carnivori e più lungo negli erbivori.

La digestione chimica avviene nello stomaco, in ambiente acido (ph minore di 7) dato che le ghiandole gastriche secernano acido cloridrico e enzimi digestivi e il pancreas pancreatina.

La digestione nell'intestino si sviluppa in ambiente neutro o basico con la partecipazione di differenti enzimi. L'assorbimento intestinale avviene attraverso il piloro, la lunghezza dell'intestino e le pieghe nell'epitelio.

 

Plancton e catene di nutrizione......

Il termine plancton si applica a tutti gli organismi tanto animali che vegetali, normalmente di dimensioni minuscole, che hanno in comune il nuotare all'interno di acque lasciandosi condurre più o meno passivamente dalle correnti. Il plancton vegetale (fitoplancton) si incontra solo negli starti superiori dato che dipende, come nella maggior parte delle piante, dall'energia solare. Assorbe i sali nutritivi e il diossido di carbonio dell'acqua per elaborare sostanze organiche per sintesi chimica. Costituito principalmente da alghe unicellulari microscopiche.

I principali componenti del plancton sono le alghe silicee e le flagellate. Queste alghe costituiscono, grazie alla loro presenza massiva e alla loro rapida riproduzione, la base nutritiva di tutti gli animali marini. Il fitoplancton serve in modo notevole come alimento per il plancton animale (zooplancton) costituito per i crostacei e meduse. Una parte dei vermi di mare, così come le uova e le larve dei pesci e degli invertebrati bentonici, si relazionano spesso con il plancton.

I più importanti consumatori diretti di fitoplancton sono i crostacei, di tali crostacei e delle loro larve vive la maggior parte degli animali planctonici. Altri rappresentanti della fauna marina che vivono sopra il fondo spesso si alimentano direttamente o indirettamente di plancton. Una "pioggia" ininterrotta di resti alimentari, escrementi e di organismi morti cade costantemente dallo strato produttore di plancton fino al fondo. Questi detriti si decompongono arrivando al suolo e sono utilizzati dai batteri, vermi e crostacei.

In virtù della digestione, l'alimento si trasforma all'interno del corpo del pesce convertendosi in energia e traducendosi in un aumento di dimensioni dell'animale. Stabilendo una relazione tra la quantità di alimento ingerito e l'aumento di peso di un pesce, si ottiene una rappresentazione del rendimento del metabolismo.

Tutti gli esseri viventi che occupano l'ambiente marino possono essere considerati come elementi di una catena alimentare. Quando due specie di pesci si nutrono di uno stesso alimento si produce un fenomeno conosciuto con il nome di concorrenza nutritiva.

 

  In cattività.......

Il pesce in cattività richiede maggiore attenzione nella sua dieta che dovrà essere varia e ricca di proteine, lipidi, energia, vitamine e minerali per un buon accrescimento, per la riproduzione e per lo svolgimento di tutte le altre normali e naturali funzioni fisiologiche. Le richieste variano in relazione alle varie specie e all'interno di esse in relazione allo stadio del ciclo vitale, al sesso, allo stato riproduttivo e all'ambiente.

La nutrizione per il pesce in cattività può provenire da fonti alimentari come il plancton, batteri, insetti e altri pesci presenti nell'ecosistema acquatico e/o dalla materia organica e dagli alimenti bilanciati che si sono aggregati all'ecosistema.

Gli alimenti sono definiti come le fonti naturali del nutrimento prodotti nell'ambiente; e gli alimenti bilanciati sono fonti di nutrienti naturali ed elaborati prodotti da altra parte e aggregatisi all'ambiente.

Il pesce con habitat di alimentazione altamente specializzato tale come i microfiltratori, gli erbivori e i piscivori, possono dipendere principalmente o totalmente di alimenti, mentre gli onnivori meno specializzati sono adattati per alimentazione bilanciata e non richiedono alcun altro tipo di alimento nella loro dieta.

Gli alimenti bilanciati supplementari (che supplementano il cibo) normalmente sono ricchi di proteine e quindi nutrizionalmente incompleti e possono essere utilizzati per espandere la produzione, dove gli alimenti naturali sono una fonte principale di nutrizione. Possono essere il prodotto di un solo ingrediente, come lo può essere la crusca di riso o degli alimenti bilanciati di multi ingredienti pellettati o espansi.

Gli alimenti bilanciati nutrizionalmente completi sono necessari dove gli alimenti naturali sono assenti o sono fonte di nutrizione minore. Sono composti da multipli ingredienti.

 

Proteine e Aminoacidi

Le proteine sono composte del 70% del peso secco della materia organica che si incontra nel tessuto del pesce, quindi, il contento di proteine è uno dei  composti nutrizionali più importanti degli alimenti bilanciati per i pesci. Il contenuto di proteina cruda usualmente è espresso in riferimento agli alimenti bilanciati per pesci specifici, con una percentuale specifica di proteina. Generalmente l'accrescimento del pesce è direttamente proporzionale al livello di proteina se il livello è tra il 20 e 40% di proteina cruda. Livelli ottimi di proteina nella dieta variano a seconda della specie, dell'età del pesce, della temperatura dell'acqua, dal consumo e frequenza di alimentazione, dalla qualità della proteina, e la composizione di aminoacidi e quantità di energia.

Il pesce non ha reale necessità di proteine, ma richiede una combinazione bilanciata dei 20 aminoacidi più importanti che compongono le proteine. Il pesce utilizza le proteine della dieta mediante la digestione, convertendole in aminoacidi liberi che si assorbono nel sangue e si distribuiscono a tutti i tessuti dell'organismo dove, alcune volte sono ricostituiti nelle proteine specifiche dei diversi tessuti. La proteina che si incontra nei tessuti dei pesci è formata da tutti i 20 aminoacidi nel suo organismo, dunque alcuni non possono essere sintetizzati e quindi debbono essere ingeriti. I 10 aminoacidi che che il pesce non può sintetizzare sono gli "aminoacidi essenziali" che devono essere proporzionati nella dieta in quantità appropriate. Tali aminoacidi sono necessari per tutti i pesci e animali e qualitativamente quindi sono gli stessi o similari ma quantitativamente sono differenti.

Se alcuni dei 10 aminoacidi non essenziali non vengono ingeriti come tali nella dieta, il pesce li può sintetizzare da altri aminoacidi nelle quantità richieste.

Le proteine sono presenti in tutti gli animali e piante, in varie quantità e composizioni di aminoacidi, nonostante ciò ogni proteina varia rispetto alla sua digeribilità e contenuto di aminoacidi disponibili per il pesce. Quindi la composizione di aminoacidi e la loro disponibilità negli alimenti possono non essere bilanciate. Le fonti preferite di ingredienti che proporzionano le proteine per gli alimenti bilanciati dei pesci sono la farina di pesce e la farina di soja,  prodotti con alti livelli di proteina cruda e aminoacidi essenziali.

 

Energia

La richiesta di energia, e quello che è più importante, la richiesta dell'indice proteina/energia per il pesce, non sono chiaramente stabiliti. Esiste poca informazione disponibili riguardo i pesci s e non che il pesce necessiti di minor energia in relazione alla proteina.

La richiesta di energia metabolizzabile per gli uccelli e suini è di circa 15/10 kcal/g di proteina cruda comparati con i 9 kcal/g per il pesce di acque calde.

Il pesce ha quindi minore richiesta di energia nella dieta, dato che non deve mantenere una temperatura costante nel suo organismo utilizza minor energia nella escrezione dello scarto proteico (l"85% degli scarti nitrogenati sono escretati attraverso le branchie come ammoniaca, invece che attraversare i reni come acido urico negli uccelli o urina nei suini , e dato alla sua abilità naturale di nuotare, il pesce necessita anche meno energia degli animali terrestri per mantenere la sua posizione in acqua. L'energia metabolizzabile è disponibile al pesce mediante le proteine, i lipidi e i carboidrati. La quantità di energia digeribile dipende dalla specie, dall'età, dal sesso, dal livello di attività, dalla temperatura e dalle diverse situazioni ambientali.

Per loro necessità energetiche, i pesci di coltura, utilizzano prima le proteine e i lipidi e di seguito i carboidrati, mentre gli animali terrestri utilizzano prima i carboidrati e i lipidi e di seguito le proteine.

I pesci di acqua calda possono digerire circa un 85% dell'energia lorda, proveniente principalmente da proteine e lipidi, della farina di pesce e altri ingredienti di origine animale, così come un 90% di energia lorda proveniente da fibra e carboidrati della farina di soja.

Ne la carenza ne l'eccesso di energia nella dieta avranno maggiori effetti sulla salute del pesce; l'importante è soddisfare le richieste di energia dovute a:

Indici di energia/proteina bassi possono essere ottimi per il pesce in vasche di piccolo volume; non si conoscono le specifiche richieste di energia per i pesci in vasca ma è logico pensare che richiedano meno energia dato la restrizione dei movimenti e la riduzione quindi del metabolismo dell'energia.

Una dieta bilanciata per il pesce di acqua calda deve includere lipidi per supplire l'energia e acidi grassi essenziali.

 

Vitamine

Le vitamine sono composti organici richiesti come tracce e sono essenziali per il normale accrescimento del pesce, per la sua riproduzione e la salute in generale. Il pesce non può sintetizzare le vitamine e deve ingerire nella sua dieta. Il pesce di allevamento, cresciuto in vasche deve essere alimentato con alimenti bilanciati nutrizionalmente completo che contengano supplementi vitaminici.

I livelli vitaminici raccomandati per gli alimenti pellettati, che si utilizzano per i pesci di allevamento, vanno da un 25 a un 100% che eccede dalle richieste minime al fine di prevenire i sintomi provocati per carenza.

Nella raccomandazione si tiene conto delle perdita di vitamine durante il processo e il deterioramento normale prodotto per l'immagazzinamento fino ai 3 mesi.

Sono spesso corrette le differenze di richieste individuali che esistono per le specie, il ciclo di vita, lo sviluppo, la formulazione dell'alimento, la salute e la risposta metabolica.

L'acido ascorbico (vitamina C) generalmente è la prima vitamina limitata nella dieta del pesce in vasca perchè la maggior parte degli ingredienti non la contiene essendo un nutriente critico negli alimenti bilanciati per :

Le vitamine sono relativamente instabili e sono materia di grande preoccupazione nella fabbricazione degli alimenti. Alcune vitamine (la C - A e D3) sono altamente vulnerabili ad essere distrutte durante il processo di ingestione e immagazzinamento, mentre altre (la E e quelle del complesso B) non lo sono.

Le cause della distruzione delle vitamine sono le seguenti:

 

Gli effetti per carenza vitaminica nel pesce di coltura sono numerosi e alcuni pericolosi; la tabella mostra i segnali delle principali carenze vitaminiche per alcuni pesci di acqua comune:

 

Vitamina

Principali segnali di carenza vitaminica

Vitamina A Exoftalmo; occhi rossi, spostamento del cristallino; altri problemi della vista ; pallore della pelle; emorragie nelle pinne, nella pelle e nei reni; presenza di fluidi addominali (asciti); eccesso di fluidi nella pelle (edemi).
Vitamina D3 Bassi livelli di calcio e fosforo nelle ossa.
Vitamina E Mancanza di colorazione sessuale nella  tilapia:  colore pallido della pelle; ridotta attività riproduttiva; distrofia muscolare;  degenerazione di reni e del pancreas; fegato ingrossato; accumulo di fluidi sotto la pelle dell'addome.
Vitamina K Emorragie nella pelle; riduzione della coagulazione del  sangue; anemia.
Tiamina (B1) Squilibrio; letargo; scarso appetito; colorazione scura  o  pallida ; emorragia subcutanea; ipersensibilità (disordini nervosi); convulsioni e congestione delle pinne.
Riboflavina (B2) Catarrata (opacità del cristallino); sensibilità alla luce; corpo piccolo ; anemia; emorragia della  pelle e nelle pinne; colorazione scura; scarso appetito.
Piridoxina (B6) Disordini nervosi; convulsioni; spasmi muscolari quando stressati;  spasmi; letargo; respirazione rapida;  colorazione scura iridescente.
Acido pantoténico Branchie con lamelle e filamenti ingrossati; le membrane delle branchie,  la mandibola inferiore, le pinne e i bargigli erosi; disegno della pelle modificato; anemia; tessuti lisci .
Niacina Sensibilità alla luce; spasmi (indotti per lo stress); ridotta coordinazione; letargo; pérdita dell'appetito.
Acido Folico Macilento; letargo; anemia; colorazione scura; immunità ridotta; pinna caudale débole.
Vitamina B12 Anemia;  scarso appetito.
Acido ascórbico Colore della pelle  pallido o scuro; spina deformata (incurvato); distorsione della cartilagine degli occhi, delle branchie e  pinne; altre deformità dello scheletro; aumento nella suscettibilità alle malattie  (specialmente quelle batteriche ); cicatrizzazione lenta delle ferite; emorragie nella  pelle del fegato, reni, intestino e nei muscoli.
Biotina Pallore del colore della pelle, aumento della mucosa nella pelle; lamelle branchiali degenerate; anemia; fegato ingrossato, pallido; lesioni nel colon; disordini  nervosi (sensibile ai  movimenti); pérdita dell' appetito.
Colina Fegato ingrossato ; aree emorragiche nei reni e nell'intestino.
Inositol Anemia; lentezza nell'evacuazione intestinale;  stomaco disteso; erosione della pinna.

 

Le vitamine sono presenti in tutti gli alimenti per pesci e nelle materie prime. Per assicurare la loro attività devono essere fresche quando incorporate all'alimento e mantenute in condizione di "freschezza"  ai fini di resistere alla decomposizione e perchè  siano effettive anche a lungo tempo nelle quantità raccomandate. L'acido ascorbico è il più sensibile al calore e all'umidità e quindi normalmente separato dalle altre vitamine, per la sua facilità a deteriorarsi.

 

Minerali

I supplementi minerali sono nutrizionalmente necessari per gli alimenti bilanciati completi utilizzati nell'allevamento di pesci in vasca.

Il pesce richiede fino a 22 differenti minerali per la formazione dei tessuti,i processi metabolici e per mantenere il bilancio osmotico dei fluidi interni e dell'ambiente acquatico. Alcuni minerali sono essenziali nella dieta; alcuni disciolti come il cl di calcio possono essere intercambiati dentro i fluidi dell'organismo e dell'acqua attraverso le membrane delle branchie.

La carenza minerale nella dieta del pesce può portare a:

Le carenze più comuni sono associate con il Calcio e Fosforo, i due minerali più studiati. La maggior parte dei pesci di acqua dolce può assorbire sufficiente calcio dall'acqua a meno che il contenuto di carbonato di calcio sia al di sotto di 5 ppm. Il fosforo come supplemento è richiesto nell'alimento bilanciato perchè poco presente nell'acqua dolce.

Alcune volte i minerali sono relazionati come i principali nutrienti o tracce, in base alle richieste relative (come da tabella).

 

Principali (7)

Tracce(15)

Calcio

Ferro*

Fluoro

Sodio

Rame*

Vanadio

Fósforo*

Iodio*

Alluminio

Magnesio*

Manganese*

Nichel

Potassio

Cobalto

Silicio

Cloro

Zinco*

Stagno

Zolfo

Molibdeno

Selenio*

Cromo

* Questi minerali devono essere aggregati come un supplemento  nella produzione di alimenti nutrizionalmente completi.

 

Alcuni minerali che sono necessari come il sodio e il potassio, sono presenti in quantità sufficienti negli ingredienti degli alimenti bilanciati e non necessitano aggiunte in supplemento.

I segnali della carenza di minerali nel pesce sono similari ad alcune altre carenze nutrizionali e essenzialmente sono difficili da isolare.

Segnali potenziali di carena minerale nella dieta di alcuni pesci di acqua fredda sono riportati nella tabella seguente:

 

Minerali

Segnali di carenza

Fosforo Sviluppo lento e demineralizzazione ossea; calcificazione  anormale delle costole e raggi petorali;testa deforme; aumento di grasso
Magnesio Sviluppo lento; letargo; degenerazione muscolare; alta mortalità
Ferro Anemia.
Rame Sviluppo inappropriato del collagene e delle ossa
Iodio  
Zinco Sviluppo e appetito in calo; erosione della pelle e delle pinne; catarrate
Manganese Depressione della crescita;  pinna caudale anomala
Selenio Depressione della crescita; distrofia muscolare
Sodio, Potassio e Cloro  

 

 

Alimento preparato - liofilizzato - congelato - vivo

 

Esiste una grande varietà di cibo per pesci, tanto per mantenerlo sano come per stimolarlo e prepararlo per la riproduzione. Normalmente il cibo risulta colorato, con elementi di attrazione che stimolano il pesce ad ingerirlo più facilmente e si presenta in scaglie, in pellets, in granuli, in pastiglie, liofilizzato e congelato.

L'alimento raccomandato deve contenere almeno il 45/50% di proteine; i mangimi in scaglie sono i più utilizzati, i fiocchi risultano completi per una dieta generale essendo di diverse taglie e adatti alla maggior parte dei pesci anche se è consigliabile aggiungere supplementi occasionali di cibo vivo o preparato. I fiocchi galleggiano e rimangono in superficie rendendo difficoltoso il cibarsi per i pesci di fondo ; se di buona qualità non sporcheranno l'acqua e, quelli non ingeriti si andranno a decomporre velocemente senza danneggiarne l'equilibrio ma bisogna porre attenzione a non somministrarne troppi.

I cibi in granuli e pellets si dosano più facilmente rispetto i fiocchi, possono essere introdotti nelle mangiatoie automatiche e risultano poco dispersivi   perchè tramite particolari lavorazioni le sostanze nutritive vengono microincapsulate impedendone la dispersione in acqua.

Questi cibi sono però adeguati per pesci grandi e voraci, il pesce piccolo abituato al fiocco avrà più difficoltà ad assumerli anche se nutrizionalmente rislutano comunque completi; possono contenere insetti macinati, uova di pesci, tonno, carne, farina di frumento, spinaci, alghe secche e quindi adatti a quasi tutti i pesci.

Il cibo in pastiglie risulta principalmente adatto per i pesci di fondo, pesci notturni poco attivi durante il giorno, periodo in cui si cibano gli altri. I cibi in pastiglie possono contenere sostanze animali e vegetali, essere integrati con vitamine e sostanze studiate appositamente per la particolare attività di questi pesci.

Altro tipo di mangime utilizzato negli ultimi anni è quello liofilizzato.  Per anni l’unica fonte di cibo per i pesci d’acquario era costituita  solo dai mangimi vivi che venivano catturati in canali e  stagni. Questi mangimi sono però stagionali in quanto sono presenti in grosse quantità solo nel periodo primaverile ed estivo. Conservarli vivi per gli altri periodi dell'anno  presenta parecchi  problemi . Con il processo di liofilizzazione si riescono ad avere tutti i vari tipi di mangime che pur mantenendo la forma e l’aspetto del mangime naturale non presentano il pericolo di introdurre malattie o parassiti in quanto nella preparazione del mangime il prodotto viene sterilizzato  con il caldo ( vapore) e con il freddo ( congelazione) ed inoltre si possono conservare per alcuni anni.

Ed ecco quindi i mangimi congelati, i più naturali in assoluto, molto appetibili per i pesci , ci aiutano nei casi di pesci difficili che non si vogliono alimentare.   La catena del freddo non si deve mai interrompere perché se ciò accadesse nei mangimi potrebbero formarsi delle tossine letali per i nostri pesci. Anche somministrare tipi di mangimi congelati non adatti per certi pesci  potrebbe comportare seri problemi ai nostri ospiti, ad esempio se somministriamo delle larve di zanzara rosse a pesci marini nella maggior parte dei casi non verranno digerite perché mancano gli enzimi adatti a scioglierle, noi ce ne possiamo accorgere osservando le feci dei pesci che contengono larve di zanzare ancore integre.

Gli alimenti congelati presentano comunque grandi varietà e quindi sono adatti a tutti i pesci: alghe, plancton, crostacei, piccoli pesci, larve , e costituiscono un valido  apporto alla dieta soprattutto grazie alla  sterilizzazione di alcune varietà con raggi gamma.

Spesso è possibile includere nella dieta del pesce alimenti congelati o freschi destinati al consumo umano, come piccoli crostacei, gamberetti, piccoli pesci, uova, spinaci e verdure verdi.

La carne è particolarmente gradita ai pesci ma contiene parecchi grassi saturi, l'eccesso di questo alimento può provocare problemi intestinali, quindi bisogna dosarne il consumo.

In alcune particolari situazioni risulta comunque consigliabile somministrare cibo vivo; i pesci giovani per esempio, necessitano di cibarsi con frequenza di  alimenti vivi, dato che il loro sviluppo risulterebbe carente senza di esso.

I più utilizzati risultano essere:

tubifex - daphnia - larve di zanzara - artemia salina - gammarus - drosofile - lombrichi

Riguardo un dettagliato approfondimento sugli alimenti somministrabili ai pesci in acquario rimandiamo al capitolo "Alimentazione"  nella sezione "ACQUARI"