LA  TARTARUGA  NELLA  MITOLOGIA  CINESE

                       

 

Riguardo al rapporto con gli esseri umani,la tartaruga possiede un vantaggio rispetto ad altri rettili, perchè non provoca il timore e l'antipatia che suscitano altri esemplari.

Le tartarughe non sono velenose, alcune possono mordere, però non relazionando il morso ad un pericolo effettivo vengono preferite ad anfibi o rettili con fama pericolosa anche se spesso ingiustificata. Oltretutto l'aspetto è quasi sempre gradevole e simpatico alla maggior parte delle persone.

Appare un animale venerabile, spesso per l'immagine che ha nel "coricarsi" con la sua pesante "casa", con rassegnazione come un vecchio saggio che non ha mai fretta; e più vecchio se pensiamo che è un fossile vivente che apparve sulla terra quasi 300 milioni di anni fa.

Per la longevità propria di ogni individuo e dell'ordine delle tartarughe in generale, in molte culture si considera la tartaruga partecipe  della longevità del cosmo, e viene incluso come essere partecipe del risorgere del cosmo stesso e della terra come parte di sè.

La forma esterna della tartaruga ha contribuito a tale credenza, spesso la si considera come una specie di cariatide dell'universo per la disposizione delle sue placche in relazione al suo corpo.

Nell'antica Cina era vista come un essere profetico che partecipava alla longevità e alla saggezza del cosmo, motivo per il quale il suo carapace si impiega per la divinazione. Si ricerca l'augurio, il presagio, sul suo guscio e sui disegni che sembrano costituire un'iscrizione.

La tartaruga spesso si ritrova nel mezzo del mondo mitologico e quello reale, unendo così il cielo e la terra.

Vista come animale spirituale e di buon augurio; rappresentava il modello dell'universo, perchè , laddove si credeva che il cielo fosse emisferico e la terra quadrangolare , la tartaruga primordiale presentava il guscio tondo in cima , per rappresentare il cielo, e quadrato sotto, per rappresentare la terra; allo stesso modo, spesso vengono rappresentate come se dovessero "sopportare" il mondo (incluso l'universo) sulle proprie "spalle" e anche per la mitologia popolare dagli indù d'Asia agli Indios d'America e certamente i cinesi non vi sono distinzioni tra la tartaruga terrestre e quella acquatica proprio per la solidità del carapace di entrambe..

I miti cinesi sono molto "legati" alla storia; la storia del lungo periodo antecedente la narrazione scritta, è basata in parte da leggende che a loro volta sono molto legate alla mitologia.

L'epoca corrisponde al primo dei cinque periodi nei quali si divide la storia cinese: il periodo mitico leggendario (3000-1767 a.C.) ed è relativa alle origini della mitologia cinese.

Questo primo periodo si suddivide a sua volta in differenti epoche delle quali è particolarmente interessante l'epoca dei Tre Augusti perchè risalta la relazione della tartaruga con uno dei personaggi mitico-leggendari più importanti: Yu il Grande.

 

I Tre Augusti

"I Tre Augusti" è il nome di tre divinità cinesi:

Shennong, dio dell'agricoltura e quindi delle piante medicinali

Fuxi, trascritto come Fu-Hi o Fushi,

Nugua, trascritto come  Nuwa o Niu-Kia, femmina, sposa di Fuxi appare unita a lui in  molti miti in cui si relazionano sempre con i tre temi principali: La creazione dell'umanità, le rime lotte contro le catastrofi naturali, soprattutto i diluvi, e la guerra.

Nugua e Foxi furono considerati la coppia primordiale, i creatori dell'umanità.

La mitologia racconta che il Dio Nugua utilizzò le zampe di una tartaruga per sostenere il cielo quando crollò l montagna imperfetta; Fuxi da parte sua tracciò gli otto esagrammi utilizzati nella divinità e scrisse in loro i simboli che rappresentano le otto cose elementari del mondo:

il cielo, la terra, l'acqua, il fuoco, la montagna, la tormenta, il vento e il fiume.

Posteriormente, questi tracciati furono interpretati nel famoso manuale chiamato: I Ching ( o Libro degli Scambi). Per l'interpretazione del primo esagramma si usava il carapace di una tartaruga; la tartaruga veniva sacrificata, il suo carapace veniva rotto e la divisione risultante veniva interpretata e annotata.

Come molti studiosi sanno, il linguaggio e l'uso del guscio e della scaglia di tartaruga furono sviluppati allo scopo di registrare le comunicazioni oracolari per i re.

Tracce delle predizioni astrologiche sono state trovate su resti di gusci e scaglie, ma questi non sono ancora ascrivibili ad alcun sistema specifico. Essi, comunque, sono stati usati per servire da traccia d'origine dei cicli sessagenari, su cui si basa questa astrologia.

Nel "I-Ching" la tartaruga forma parte degli animali leggendari e simbolizza la forza spirituale; il simbolo scritto per questi animali è un pictogramma che mostra la testa, somigliante a quella di un serpente in alto, gli artigli sulla sinistra, il guscio sulla destra e la coda sotto.  In questo libro, la tartaruga viene citata nell'esagramma 41 e 42.

Yu il Grande

Yu il Grande, il mitico fondatore della Dinastia Xia (2200-1700 a.C.). associato alla figura del Dragone, condusse le forze caotiche dei fiumi che contribuivano a provocare diluvi, per cui si può dire che il mondo non fu veramente abitabile per gli esseri umani prima della venuta di Yu.

Però le azioni di Yu il Grande non furono frutto unicamente della sua buona intenzione; qui appare la tartaruga "magica" o Tartaruga Genio chiamata Than-Qui con il trattato cosmico della divisione scritto sulla sua schiena. Yu lo decifrò e  ne seguì le indicazioni.

Alcune leggende affermano che questo rettile,madre di tutte le tartarughe, era abituato all'acqua e al fuoco; altre leggende gli attribuivano di essere composto della luce delle stelle della costellazione del Sagittario. In definitiva, questa primordiale tartaruga fu quella che aiutò Yu a salvare l'umanità.

 

I Quattro Esseri Sacri

Nella mitologia cinese, il nostro rettile è l'unico essere reale che forma parte dei quattro esseri sacri che segnalano la direzione dello spazio e combattono contro i demoni:

la tartaruga (Gui Xian), la fenice (Feng), il dragone (Long) e l'unicorno (Ki-Ling)

entrambi relazionati con un determinato colore e un punto cardinale.

La Fenice, che rinasce dalle proprie ceneri dopo 500 anni, è legata al colore rosso e proviene dal sud.

Il Dragone, protettore delle dimore degli dei, simbolo della pioggia e del sol nascente, è di colore azzurro e presiede l'oriente.

L'unicorno (differente da quello europeo) può essere un drago con testa di cervo, di colore bianco e viene da occidente.

La tartaruga nera, presiede il nord.

In alcune leggende si incontra la tigre bianca al posto dell'unicorno.

 

La tartaruga, non solo simboleggia la felicità e la longevità, simbolo appropriato dato che alcuni esemplari di tartarughe giganti vivono fino ai 150 anni, ma spesso anche l'indistruttibilità (per il suo carapace resistente) che l'ha convertita anche come simbolo del potere militare.

Allo stesso modo, rappresentava la permanenza dei governatori cinesi che avevano carattere divino. Mostra di tutto ciò sono le rappresentazioni della medesima in determinati luoghi in relazione al potere, come la grande tartaruga di bronzo all'interno del Palazzo Imperiale della Città Proibita di Pechino.

In altro modo, esiste la credenza che  le colonne del Tempio del Cielo di Pechino stavano originariamente assestate in tartarughe viventi, perchè si supponeva che questi animali potessero vivere più di 300 anni senza cibo ne acqua preservando anche il legno di imputridirsi.

 

 

La fiaba della rana e della tartaruga

La tartaruga appare spesso in alcune vecchie fiabe cinesi.

Immagine del'immobilità, del silenzio, della forza e del tempo perenne, la tartarugamm, come simbolo si ripete abitualmente, quasi sempre associata alla terra e all'acqua come nella seguente fiaba:

"La rana che viveva in una sorgente poco profonda disse alla tartaruga che viveva nel Mare dell'Est:

-Che felicità vivere quaggiù , quando sono di buon umore salto sul margine del fiume, quando sono stanca cerco di riposarmi in un anfratto, se guardo il fango, vedo altre rane che si dibattono ma nessuna può compararsi a me. Sono la regina di questo luogo di acqua, la mia felicità è completa, questo posto è un paradiso. Perchè non vieni anche tu nel mio regno?-

La tartaruga non potendo entrare per la sua grande corporatura replicò:

-io vivo nel Mare dell'Est, neppure una distanza di mille Li (misura cinese che equivale a mezzo chilometro) può darti un'idea della grandezza del mare.

Neppure un'altezza di mille Re (misura cinese che equivale a circa 7 metri) può darti l'ìdea della sua profondità.

Al tempo di Yu il Grande, nella dinastia Xia, la terra fu inondata per dieci anni, però il livello del mare non aumentò.

Al tempo del Re Tang, della dinastia Shang, la terra rimase secca per otto anni, ma il livello del mare non diminuì.

Il mare non cambia con il passare del tempo e il suo livello non cambia a seconda delle piogge. Per me la felicità è vivere nel Mar dell'est.-

A queste parole la rana si rese conto della sua insignificanza e si sentì molto infelice."

(Luis Batista Carissimi Priori)

La morale della storia si potrebbe riassumere con questo proverbio:

Essere felici di ciò che si ha fa ignorare che esiste qualcosa di meglio

Con la pazienza e la saggezza, rispetto ad altre specie più agili, la tartaruga si burla con sapienza di altri animali sotto il suo apparente torpore e vince con la sua intelligenza.

 

 

 

 

R e t t i l i A n f i b i P e s c i  A r a c n i d i    C u r i o s i t à    P i a n t e   T e r r a r i A c q u a r i