Piogge previste: rane e rospi.

Strani eventi meteorologici e anomalie del tempo.

 

 

Se  apparisse una previsione del tempo che affermasse la possibilità di piogge di rane e rospi, ci prendereste per matti. Ma piogge di pesci, rane e altri animali sono state avvistate da molti secoli. Più recentemente, l’otto Agosto del 2000, un rovescio di pesce fresco è balzato agli onori della cronaca. L’evento è capitato al porto di Great Yarmouth, nella contea di Norfolk in Inghilterra, dopo un forte temporale.
Un piccolo tornado in mare, uno “waterspout”, ha raccolto il pesce in superficie, a chilometri di distanza in mare aperto. Quando il tornado finalmente toccò terra, perdendo energia, rilasciò il suo raccolto sugli interdetti pescatori, che mai come quel giorno benedissero il cielo per la miracolosa pesca.

 



Dai racconti biblici della carestia d’Egitto, fino ai porti inglesi del Norfolk, ogni luogo della Terra ha da raccontare una storia a proposito. Come per esempio quella del Giugno 1997 a Villa Angel Flores in Messico. Un piccolo tornado raccolse una quantità d’innocenti anfibi da un laghetto vicino alla città, e li depositò nel mezzo della festa del Sabato, sulla testa e sui tetti degli increduli abitanti.
Oppure come quella successa nel Marzo 1998, in cui molti automobilisti giurarono di aver visto rane cadere dal cielo a Croydon, in Inghilterra. Una donna riferì alla polizia che il suo giardino era divenuto casa per molti rospi, qualcuno vivo, ma la maggior parte di essi oramai morto di spavento o per il trauma della caduta. La stessa donna disse che non vi erano stagni per molti chilometri da casa sua e che non si spiegava l’accaduto.

Negli anni, ogni sorta di animale e pianta è caduto dal cielo durante i temporali più forti, spesso risucchiati da laghi o fiumi lontani chilometri. Poi il raccolto è solitamente disseminato in funzione del peso d’ogni oggetto, e gli anfibi o i pesci della stessa specie, spesso dello stesso peso e forma, cadono tutti assieme.

Sono stati avvistati dozzine d’uccelli morti, mentre cadevano implumi giù dal cielo, spesso già surgelati. Questi poveri animali, aspirati dagli dai cumulonembi, e poi congelati negli stessi fenomeni convettivi grandinigeni, sono poi caduti come sassi al termine dell’attività temporalesca. Un caso ancora più clamoroso, successo nel 1930 a Vicksburg negli USA, racconta di una tartaruga di 15x20 cm di dimensione, completamente racchiusa in una palla di ghiaccio, che cadde quel giorno assieme alla grandine.


Alessandro Mandelli

28 Gennaio 2003, ore 11:38  Meteogiornale

 

 

 

 

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