PATOLOGIE GENERALI NEGLI ANFIBI

La erpetopatologia è un campo in continuo avanzamento pertanto è impossibile stabilire criteri categorici riguardo le continue scoperte.

La maggior parte delle malattie che colpiscono gli anfibi in cattività, appaiono come la conseguenza di errori nel mantenimento, molto più raro è osservare anfibi ammalati in libertà.

Come per le patologie dei rettili, i disturbi quindi sono per lo più legati alla vita in cattività di cui le cause principali sono: lo stress, ferite, traumi fisici, competizione per il territorio, cambio di valori ambientali, variazioni termiche,  sostanze irritanti nell'ambiente, sovrappopolazione, scarsa igiene, errato funzionamento dei sistemi di filtraggio dell'acqua ecc

Tutte queste cause provocano di certo un abbassamento delle attività immunitarie e possono predisporre l'animale all'insorgenza di veri e proprio disturbi. Quando le condizioni ambientali non sono a livello ottimale gli agenti patogeni causano seri problemi.

Un'osservazione adeguata, accurata e personalizzata dell'animale e dell'ambiente in cui vive, sono necessarie per assicurare il suo corretto e sano mantenimento. Quando l'animale appare strano bisogna intervenire immediatamente facendo un esame clinico dettagliato. Un attento esame veterinario assume importanza fondamentale quando l'animale soffre,  ma di seguito riporteremo alcune dei problemi più frequenti, per i quali potrebbe essere sufficiente un'adeguata attenzione preventiva per far sì di accorgersi in tempo del disagio e poter intervenire nel migliore dei modi.

INFEZIONI BATTERICHE

Gli anfibi in cattività vivono in ambienti ricchi di batteri. Organismi come l'Aermonas sp., Pseudonomas sp., Citrobacter sp.,Proteus sp.,Salmonella sp., e altri batteri e clamidie possono causare infermità localizzate o setticemie in relazione allo stato di difesa dell'anfibio. I segnali clinici che si osservano non sono tuttavia specifici di una particolare malattia e pertanto si devono realizzare esami in laboratorio per scoprire l'agente causale. Riguardo i sintomi più comuni possiamo elencare i seguenti:

Nelle malattie batteriche croniche si osservano infezioni oculari, affezioni del sistema nervoso centrale o mute incorrette della pelle e cambio di colorazione.

L'infermità conosciuta come "sindrome delle zampe rosse" è causata normalmente da un agente batterico (Aeromonas sp. ) che può essere accompagnato da altri a seconda della gravità dell'infezione e il grado di contaminazione dell'ambiente dove vive l'animale. 

Principali sintomi sono un'alterazione della zona ventrale dell'animale e delle zampe, che si arrossano a causa dell'incremento del flusso sanguigno. Questa infezione tende a manifestarsi dopo un periodo di stress intenso (esportazione o cambio di habitat). 

Altri agenti come Flavobacterium indologenes causano talvolta un'infermità parziale, però prima che tali sintomi appaiano, è già presente un'infezione oculare con riferimento alla cornea. Il trattamento di tale infezione dipenderà dalla diagnosi corretta dell'agente batterico.

Le infezioni da Mycobacterias (agente relazionante con lo causante della tubercolosi nei mammiferi) non sono estranee negli anfibi. Questa infermità si diagnostica poco in questi animali solo perchè non si presta l'attenzione necessaria e oltretutto la sua corretta identificazione richiede sistema di laboratori non utilizzati per gli anfibi.

Gli agenti causali di questa infermità sono M.marinum,M.xenopi,M.fortuitum. Attualmente non esiste la certezza che questa infermità sia contagiosa fra gli anfibi, contrariamente a quello che succede per i rettili e i mammiferi.

I sintomi si osservano a livello cutaneo come piccoli noduli che provocano ulcerazioni e che aprendosi all'esterno si contaminano con altri batteri, aggravando il quadro iniziale. 

Questa affezione cutanea provoca disturbi che alterano e inibiscono l'intercambio gassoso a livello della pelle e la regolazione osmotica quando stanno sommersi. Tale situazione porta generalmente alla morte dell'animale. Uno dei sintomi più chiari dell'infermità cutanea negli anfibi è la disidratazione e perdita del peso.

La diagnosi definitiva può realizzarsi solo mediante colture e isolamento dell'agente causale o esame citologico della parte lesionata. 

E' sempre consigliabile fare un accurato esame anche dell'ambiente in cui vive l'animale colpito (terra, acqua, vegetazione) per identificarne meglio la provenienza.

MALATTIE FUNGINEE-FUNGOSI

I fattori che predispongono ad una infezione fungina negli anfibi sono una depressione del sistema immunitario unita ad una degenerazione della qualità dell'acqua o l'ambiente in cui vive.

Le più frequenti sono micosi superficiali che formano noduli cutanei e sono causati da funghi come Mucor,Basidiobolus e altri. Questa lesione esplode facilmente all'esterno se contaminata da batteri che complicano il quadro clinico. Altri invece producono problemi interni causati da altri tipi di funghi come Cladosporium.

La diagnosi definitiva si realizza mediante il raschiamento e coltivazione del fungo così come tramite biopsia dell'area infettata.

MALATTIE VIRALI

La malattia virale negli anfibi più conosciuta tra gli erpetologi è il tumore di Lucke (causato da un herpes virus). la malattia si descrive nella Rana Pipiens come causante del tumore maligno renale.

Esistono altri disturbi di origine virale che colpiscono normalmente la prima fase di vita dell'anfibio e provocano gonfiori subcutanei, emoraggie o necrosi.

Non si conoscono trattamenti effettivi contro queste malattie tranne che le precauzioni di profilassi generale che si attuano normalmente e di cui accenniamo di seguito:

Nella maggior parte delle malattie di causa batterica o funghicida il trattamento consiste nell'isolare gli esemplari ammalati dal resto del gruppo separandoli in appositi, singoli terrari. Applicare una terapia antibiotica in funzione delle colture realizzate; i risultati che si ottengono in vitro devono essere sempre accertati prima di incominciare la terapia.

La fisiologia degli anfibi è ancora un campo poco conosciuto e quindi l'uso incontrollato di farmaci può pregiudicare seriamente la salute già precaria dell'esemplare.

Nello stesso tempo bisogna trattare l'ambiente; la pulizia e la disinfezione del terrario sono un fattore molto importante. Se esistono altri anfibi con rischio di contagio della malattia, senza manifestare segni apparenti, il gruppo può essere trattato in modo profilattico con un aumento della salinità dell'acqua a uno 0,5% di sale.

Nel caso di infezioni per Mycobacterium sp. l'eutanasia è il metodo di controllo più consigliato.

Le micosi superficiali rispondono bene al trattamento topico mentre quelle interne sono più difficili da trattare.

MALATTIE PARASSITARIE

Come per i rettili, le specie di parassiti che possono colpire gli anfibi sono parecchie.

La patogenicità varia in relazione alla resistenza dell'ospite, dallo stato di salute,dallo stress e dalla concentrazione e tipo di parassiti che sono presenti nell'ambiente.

 

 

 

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